giovedì 10 maggio 2012

Mir-1B 37mm f2.8


Il Mir-1 è una lente russa copia del celebre Carl Zeiss Flektogon 35 mm f 2,8. La produzione di questo modello risale agli anni ’50 e la sua qualità gli valse il premio assegnatogli durante Esposizione Universale e Internazionale di Brussels nel 1958 tanto che alcuni esemplari dell’epoca riportano la dicitura “gran prix Brussels 1958“ incisa sul barilotto.
L’esemplare in mio possesso è una delle versioni più recenti, il Mir-1B (o meglio "V" poichè in russo "B" sta per "V"), prodotto negli anni novanta. Si tratta di un 37mm f2.8 – 16 con un diaframma a 10 lamelle, molto compatto e dal peso contenuto in 190 grammi che lo rende facilmente trasportabile.
Il Mir funziona con la  preselezione tramite ghiera, ovvero si blocca il valore massimo del diaframma con la ghiera apposita, poi con un’altra ghiera si può aprire il diaframma a tutta apertura per focheggiare meglio e poi chiuderlo fino al valore su cui è bloccata la prima. Il funzionamento di questo sistema è un po’ inusuale e può generare un confusione pertanto occorre farci la mano prima di poter operare con disinvoltura.
La fluidità delle ghiere rende il mio esemplare davvero molto piacevole da usare, al tatto la sensazione è altrettanto piacevole grazie alle dimensioni che ben si adattano alla mia mano anche se questa è una sensazione soggettiva.

All’atto pratico dell’uso sulla mia Canon 450D ho potuto constatare una buona resa cromatica ma se devo dire che questa lente mi ha soddisfatto non sarei onesto. Mi aspettavo una resa migliore dopo aver letto tanti giudizi positivi in rete invece mi sono reso conto che il Mir-1b è praticamente inutilizzabile a tutta apertura dato che restituisce immagini eccessivamente mobide e poco nitide, la resa migliora molto tra f 5.6 e f 8 tuttavia occorre fare anche molta attenzione alle condizioni di illuminazione dell’ambiente dato che la lente è molto soggetta a flare e in condizioni di piena luce è facile che si presenti il fenomeno. Essendo, infatti, la lente frontale piuttosto sporgente sarebbe indicato l’uso di un paraluce per migliorarne l’uso, a tal proposito ricordo che la lente ha una filettatura frontale di 49mm.
La distanza minima di messa a fuoco di 70 cm non la rende una lente adatta ai close up tanto che i risultati ottenuti non sono stati sempre accettabili, ho ottenuto migliori risultati in fotografia paesaggistica e nei ritratti dove sono stato positivamente sorpreso dal rendimento generale.
Un discorso a parte merita il bokeh che è davvero molto bello, grazie alle 10 lamelle il diaframma è sempre circolare a tutte le aperture restituendo un effetto molto gradevole.

Qui potete dare uno sguardo alle prime foto scattate con il Mir-1B, come sempre ne aggiungerò altre poco alla volta.

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